Il 15 dicembre 1972 veniva promulgata la legge n. 772, che “concedeva” l’obiezione di coscienza a quei giovani che rifiutavano, per i propri convincimenti morali o religiosi, l’uso delle armi e l’arruolamento obbligatorio nell’esercito. Fu la conclusione di una lunga battaglia sociale e politica, che aveva visto i giovani in prima fila e che che continuerà poi fine al 1998, con l’altra legge sull’obiezione, la n.230 in cui questa diventava finalmente un diritto riconosciuto. A 35 anni di distanza da quella legge, che fece nascere ufficialmente anche il servizio civile, cosa rimane dell’obiezione? In occasione proprio della Giornata nazionale del sc di oggi a Napoli, Redattore Sociale intervista sull’argomento tre protagonisti di oggi, come il Ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero, la sottosegretaria con delega al scn Cristina De Luca e Diego Cipriani, direttore dell’Unsc. Mosaico di Pace, il mensile di Pax Christi, affida sempre a Cipriani, sul suo numero di dicembre, un approfondimento su questo tema, insieme a un ricordo è dedicato a Franz Jägerstätter, martire per obiezione di coscienza. Qui è invece disponibile un articolo
[PDF] di Raffele Callia, della Caritas diocesana di Iglesias.