Questa volta a rispondere alla nostre 4 domande è Francesca Lupo, che è stata in servizio civile all’estero in Guatemala come “casco bianco” di Caritas Italiana.
1. Cosa manterresti del servizio civile nazionale di oggi? La volontarietà.
2. Cosa invece cambieresti subito? La continuità dei progetti nel senso della necessità di una interazione tra gli ex e nuovi volontari di uno stesso progetto e la successione dei bandi.
3. Quale idea nuova vorresti lanciare per il servizio civile? Una partership con realtà estere affini per la ricerca di buone pratiche.
4. Consiglia un libro che non può mancare nella “biblioteca” ideale del giovane in servizio civile? Consiglio due libri: “Anatomia dell’irrequietezza” di Bruce Chatwin, legato alla dimensione del viaggio e “La pedagogia degli oppressi” di Paulo Freire, legato all’aspetto umano con chiavi di lettura per tutte le esperienze.