In questi giorni l'Ufficio nazionale del servizio civile è più volte tornato a precisare i termini della presenza dei giovani in servizio civile nei luoghi del sisma, anche per regolarla secondo le indicazioni della Protezione civile. Non si hanno invece indicazioni su quali provvedimenti siano stati presi in merito ai giovani di progetti attivi nelle zone colpite dal terremoto. Storicamente la presenza nell'emergenza degli obiettori in servizio civile prima, e dei giovani volontari del nuovo servizio civile poi, ha comunque sempre caratterizzato l'impegno di molte realtà, tra cui Caritas Italiana.
Il 6 marzo 1981, dopo il terremoto dell'anno prima in Campania, mons. Giuseppe Pasini, direttore di Caritas Italiana, scriveva: «Gli obiettori di coscienza operanti nelle varie Caritas diocesane hanno costituito, in molti casi, punti validissimi sia nei primi interventi sia nelle fasi successive del gemellaggio. A differenza di tanti altri volontari, infatti, gli obiettori potevano garantire la continuità del servizio. Inoltre, la scelta della “nonviolenza” li rendeva particolarmente sensibili a tante persone che, in modo particolare nel sud, rischiavano di subire, oltre alla violenza della natura, quella successiva dell'abbandono, della solitudine, dell'emarginazione. Essi stanno in tal modo tracciando una strada e stanno indicando allo stato la direzione che dovrebbe prendere la difesa della popolazione, la guerra che dovrebbe essere combattuta – contro la povertà, contro l'emarginazione del sud – per affrontare i rapporti interni tra regione e regione, tra fascia e fascia della popolazione, in termini civile e di piena solidarietà». Nella sola emergenza dell'alluvione del Piemonte del novembre 1994, Caritas Italiana arrivò ad impegnare 547 giovani tra obiettori e ragazze dell'Anno di volontariato sociale.
Anche il nuovo servizio civile volontario non è stato da meno. Nel 2003, a due anni dalla sua istituzione, delle giovani del servizio civile volontario di Caritas Italiana erano impegnate nelle zone del Molise colpite dal sisma del 31 ottobre 2002.