Servizio civile obbligatorio o a scuola?

Su "Italians", la rubrica di Beppe Severgnini su "Il Corriere della sera" e il suo Magazine di giovedì 9 aprile, un lettore torna a proporre il servizio civil obbligatorio. «Perché non si istituisce una sorta di servizio di volontariato obbligatorio – scrive Mauro Cereda – , per un periodo limitato (tre mesi), per ragazzi e ragazze, da svolgersi presso associazioni, gruppi, enti, istituzioni (religiose e laiche) che operano in campo sociale, sanitario o culturale? Sarebbe una formidabile iniezione di senso civico e solidarietà (quanto ne avremmo bisogno)». Risponde Severgnini: «Penso sia una buona idea. Un servizio civile di tre/quattro mesi sarebbe un modo trasparente di contribuire in un momento difficile; e un'utile esperienza. Ma non si farà. Mancano l'entusiasmo e la concordia civile». A stretto giro di posta, interviene nel dibattito anche Michelangelo Chiurchiù del Cesc-Project, che rilancia la loro proposta di qualche temo fa di un servizio civile a scuola, «un servizio civile direttamente connesso con l'educazione civica nelle scuole».

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