La “pensione” del SC

Nel numero della scorsa settimana di “Famiglia Cristiana” (n. 14/2008), veniva posta la  questione dei contributi pensionistici del servizio civile
[PDF], sollevando anche dei dubbi sulla copertura dei versamenti degli ultimi anni. Ci chiarisce tutto Diego Cipriani, direttore generale dell’Unsc, da noi interpellato: «La normativa prevede che i volontari siano assicurati ai fini pensionistici, con oneri a totale carico del “Fondo Nazionale”. La norma, però, non fornisce indicazioni precise né sull’inquadramento dei volontari, né sulla natura dei compensi. L’Agenzia delle Entrate ha assimilato i compensi ai redditi da collaborazione coordinata e, su questa base, anche l’Inps ha rivisto la propria precedente posizione e si è adeguata. L’Unsc ha già avviato il regime di contribuzione effettiva per quanto riguarda i volontari all’estero (circa 900 unità nel biennio 2006/2007) e lo estenderà anche ai volontari in Italia, entro la fine di questo mese».

Se c’è stato un ritardo, ci precisa il Direttore, è dovuto solo a un problema di trasmissione del flusso dati tra l’Unsc e l’Inps. «Come anche precisato nei documenti di Programmazione degli ultimi due anni – conclude Cipriani -, non sussiste alcun problema di copertura finanziaria, essendo state regolarmente accantonate le risorse finanziarie necessarie». In effetti, come abbiamo avuto modo di specificare anche noi, quando vengono quantificati i costi di un volontario da avviare in un anno, l’Unsc calcola anche tutti gli oneri accessori e li mette a bilancio.

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