Gli enti cominciano a rispondere

Dopo l’articolo di “Vita” di questa settimana, che annuncia le intenzioni del Ministero della Solidarietà Sociale, di aumentare al 4% la quota dei fondi per i progetti dei grandi invalidi e ciechi civili, arrivano le prime risposte degli enti.  Enrico Maria Borrelli, Presidente Amesci, in un comunicato, ha dichiarato: «Ciò che ci preoccupa non è tanto la destinazione vincolata di una parte – il 4% – del Fondo Nazionale per il servizio civile alle categorie dei grandi invalidi e dei ciechi, quanto piuttosto l’idea di una spartizione del fondo per categorie e senza troppo riguardo alla qualità dei progetti presentati invece di puntare su un’attenta programmazione complessiva».

Si chiede poi «quante siano le categorie con pieno diritto ad avanzare una loro candidaturaalla destinazione di una quota del fondo nazionale e se il Ministro Ferrero abbia riflettutosull’ipotesi di soddisfarle tutte». «Un dato – conclude Borrelli -: per le sole categoriecitate si prevede una riserva di circa 1.600 volontari, con incidenza finanziaria di 11milioni e 200 mila euro su di un fondo già esiguo. Perché non rimpinguare il fondo per ilservizio civile di questa cifra prendendola dai più adeguati capitoli di spesa del Ministeroper la Solidarietà Sociale piuttosto che depauperare le poche risorse destinate aigiovani?».

4 thoughts to “Gli enti cominciano a rispondere”

  1. Più leggo questo blog più non comprendo gli ultimi avvenimenti.
    Ma la finanziaria 2008 non aveva aumentato il fondo UNSC fino a portare a circa 300 milioni l’ammontare del fondo stesso?
    Com’è che sono messi a bando per quest’anno solo 39.500 volontari che, ad occhio e croce, per avviarli la spesa dovrebbe aggirarsi intorno ai 277 milioni di euro? E i rimanenti 23 milioni dove sono?
    E poi, se è vera la ripartizione tra Nazionale e le Regioni nelle rispettive percentuali del 54% e del 46%, così come è vero la percentuale del 4% per gli invalidi e quella già prevista per i progetti per l’estero, la quota di volontari per i progetti nazionali si aggirerebbe intorno ai 20 mila, con un forte decremento di più di 12.600 volontari rispetto all’anno 2007.
    Ma, più passano gli anni e sempre peggio è!!
    In attesa di vostre conferme alle mie preoccupazioni,con l’occasione porgo i migliori saluti.
    Alberto

  2. Francamente sono anche io molto sorpreso, perplesso e sgomento.
    E’ una mossa chiaramente politica: dare dei giovani in cambio di voti? Mah…
    Tra l’altro, tale decisionè stata presa nonostante il parere contraio della Consulta degli Enti e delle Regioni.
    Al di là di questo, mi pare che, invece di puntare sui giovani, il servzio civile sia ormai utilizzato come merce di scambio.
    Negli ultimi 2 anni sono cresciute le spese militari mentre sono stati avviati sempre meno giovani al servizio civile, al di là delle prese di posizione dell’Unsc.

  3. Carissimi Alberto e Gino, oggi abbiamo provato a rispondere alle vostre perplessità. In effetti tutto si traduce alla fine in un aumento di appena 200 posti rispetto allo scorso anno, ben poca cosa…

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