Corsi e ricorsi

Con una lettera al settimanale “Vita”, l’Amesci ha comunicato la scorsa settimana di aver vinto il ricorso presentato presso il Consiglio di Stato contro l’UNSC, che le aveva bocciato un ampio numero di progetti, non ammessi così alla valutazione del Bando 2007. Ma su cosa si basava l’istanza presentata dall’Ente campano? Ce lo spiega lo stesso Enrico Maria Borrelli, presidente di Amesci.

«Il ricorso presentato da Amesci – ci dice Borrelli -, era molto articolato perchè includeva:

  • la questione Responsabili locali di ente accreditato (RLEA): ossia l’incompatibilità per ruolo rivestito su più province e conseguente esclusione dai progetti delle province interessate da quegli RLEA;
  • la questione OLP: curricula non rispondenti ai requisiti necessari;
  • la non compilazione di una voce del progetto, sebbene presente in Helios;
  • la diversa valutazione di progetti identici;
  • la non ammissione di progetti ritenuti non rispondenti alla legge 64/2001, ma già approvati nei due anni precedenti».

Con l’ordinanza del Consiglio di Stato, Amesci dovrebbe così riavere circa 960 volontari, che si ridurrebbero a 849 se rimanessero alcune limitazioni relative a degli OLP. Altri 10 progetti, pari a 350 volontari, sarebbero riammessi alla valutazione con la “riabilitazione” degli RLEA. Ma la “vittoria” ha anche il suo risvolto negativo, come ci conferma Borrelli stesso: «Il problema reale che si determina oggi è il seguente: nella ciclicità della progettazione annuale vengono interessati, nella maggioranza dei casi, gli stessi partner, le stesse sedi, le stesse figure (olp, rlea, tutor, ecc…), per cui come faremo a gestire i volontari del 2007 insieme all’imminente arrivo dei volontari del Bando 2008?».

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