Pietro V. Barbieri, Presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che tra l’altro aderisce anche al Forum nazionale sul servizio civile, ha scritto ieri una “lettera aperta”
[PDF] agli enti gestori di servizio civile. La lettera prende spunto dall’abrogazione dell’art. 105 della Finanziaria, molto contestato dagli enti di sc, che prevedeva una quota speciale di fondi del scn destinata ai grandi invalidi.
Barbieri lamenta che «il risultato della vostra battaglia [di Enti] è che il Servizio Civile Nazionale, invece di assumere una funzione “surrogatoria"” rispetto ai servizi sociali, l’avrà in altri campi. Pur sempre di funzione sostitutiva si tratterà». E ancora: «L’articolo introdotto al Senato nel testo della Legge Finanziaria per il 2008 non prevedeva una priorità per alcuni enti su altri, bensì un’attività che ognuno di voi dovrebbe espletare prioritariamente: sostenere l’inclusione di persone escluse tra gli esclusi. È un’occasione di mainstreaming perduta». Infine Barbieri conclude: «Non siamo interessati a svolgere tutte le funzioni di protezione e di tutela delle persone con disabilità, in quanto questa sarebbe una nuova forma di segregazione e di violazione dei diritti umani delle persone con disabilità. Noi invece lottiamo affinché soggetti pubblici e privati, e quindi che fanno parte anche del privato sociale, si facciano carico del tema dell’inclusione sociale, che promuova a sua volta partecipazione e autodeterminazione. Il vostro attivismo è ripagato da un grande successo, che favorisce la partecipazione dei giovani alla vita democratica del Paese e che al tempo stesso riduce le possibilità di autonomia, indipendenza e partecipazione sociale delle persone con disabilità più grave».