“Il Giornale” di oggi dedica al Servizio civile un articolo di Marco Zucchetti: “I volontari dell’Arci? Li paga lo stato”
[PDF- 300 Kb], che vuole denunciare gli sprechi dello Stato e chiama in causa alcune associazioni tra cui ASC-Arci Servizio Civile. Pronta la replica di Licio Palazzini, presidente di ASC: “Promuovere impegno civico, pace e solidarietà: cosi indica la legge 64/2001 istitutiva del Servizio Civile Nazionale all’art. 1. Mi paiono proprio ottimi motivi perché lo Stato investa dei fondi a favore dei giovani. Altro che uno spreco!”.
“Se il giornalista fosse stato più attento – aggiunge Palazzini
– avrebbe osservato che i 3.046 giovani in servizio civile cui fa
riferimento il suo articolo (e che di volontario hanno solo la scelta
iniziale) sono coordinati da Arci Servizio Civile, associazione che ha,
dal 1986, per finalità la promozione del servizio civile e di cui ARCI
è una delle tante associazioni socie. Sono quindi 564 i giovani che
faranno il loro servizio civile nazionale presso ARCI e tutti lo
faranno per le finalità di pubblica utilità previste dalla legge”.
Più tardi è arrivato anche l’intervento di Enrico Maria Borrelli, Presidente del Forum Nazionale per il Servizio Civile, che dice: “Servizio Civile che fa concorrenza sleale ai piccoli esercizi commerciali? Mi pare una boutade, io sono abituato a pensare ai giovani volontari come ad un importante fattore di sviluppo sociale, culturale ed economico dei territori e delle comunità” e poi chiede di “avere preventivamente individuati i budget per settori di intervento, in modo da garantire una migliore distribuzione delle risorse senza penalizzarne nessuno”.