38.922: tanti sono i posti disponibili per i giovani che vorranno svolgere il servizio civile nazionale quest’anno, ma anche i solo posti finanziabili dal Ministero della Solidarietà sociale e dall’UNSC, che possono contare su un fondo di appena 256 milioni di euro, a fronte di richieste degli enti per 118.240 volontari. Bastano queste cifre per rendere le contraddizioni del nuovo Bando nazionale presentato ieri con una conferenza stampa presso l’UNSC alla presenza del Sottosegretario Cristina De Luca, e del Direttore generale UNSC, Diego Cipriani, durante la quale è stato anche presentato il nuovo spot pubblicitario con le musiche di Giovanni Allevi e il nuovo slogan: “Un anno da non perdere”. Sullo sfondo la possibilità di nuovi finanziamenti, che potrebbero oscillare fra i 50 e i 130 milioni di euro che forse calmerebbero un po’ la situazione, soprattutto quella degli enti più penalizzati dalla graduatoria.
È stata comunque questa l’occasione per fare il punto su alcune questioni calde del servizio civile, a partire dal rapporto con Regioni e delle Province autonome, a cui sono riservati 12.998 posti, ossia il 35% del totale. Alcune di queste come la P.A. di Trento e la Regione Piemonte hanno partecipato anche con dei propri fondi al finanziamento di loro progetti locali. Bloccato intanto l’accreditamento, se ne riparla la prossima primavera, continua la fase di verifica e riflessione sul servizio civile e le sue componenti che avrà come traguardo la riforma della legge 64/01, affidata per ora ad un team di esperti guidati dal costituzionalista Emanuele Rossi.
L’altro giorno inoltre è stata inoltre firmata la convenzione con Regione Campania, Provincia e Comune di Napoli per la gestione del bando per la “legalità” che riguarderà altri 2.000 giovani e che è annunciato per questo luglio. Intanto il 15 giugno nuovo appuntamento sul sc a Padova, dove in occasione delle iniziative per i 50 anni dalla firma dei Trattati di Roma, uno degli eventi sarà dedicato proprio al sc e vedrà la presenza del Presidente del Consiglio, Romano Prodi, dal quale ci si aspetta qualche parola più precisa sul futuro di questa esperienza.