Caritas Italiana ha presentato oggi nel suo stand a Terra Futura (vedi le foto) una ricerca, commissionata a Doxa, sul grado di conoscenza del servizio civile nazionale e sulla proposta di un servizio civile obbligatorio (scarica qui). Dall’indagine, presentata in conferenza dalla dott.essa Frascaro, emerge un SC conosciuto da 2/3 della popolazione, ma con il dato che decresce nella fascia di età degli adulti e di chi è meno scolarizzato. Rimane comunque un 27% di italiani che, a 6 anni dall’istituzione del servizio civile nazionale, non lo conosce. È tuttavia alto il gradimento: per 8 italiani su 10 è un’esperienza valida.
Dati più equilibrati invece sul tema ancora controverso del servizio civile obbligatorio: favorevoli solo il 45% degli italiani, ma nella fascia 15-34 anni i contrari sono la maggioranza.
Don Vittorio Nozza, direttore di Caritas Italiana, ha commentato la ricerca ponendo alcune questioni. Una è la necessità di un aumento dell’informazione e della popolarità del SC, con un parallelo impegno nella sua promozione. Sul tema del servizio civile obbligatorio don Nozza chiede invece uno sforzo di riflessione per non proporlo in quanto tale, bensì andando a valorizzare spazi già obbligatori per i giovani, come la scuola, per valorizzarli maggiormente in chiave educativa verso certi valori, come la cittadinanza e la solidarietà, e per proporre esperienze diversificate di impegno.