FOCSIV: caschi bianchi per la pace

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“Caschi Bianchi: soggetti di pace nel mondo”
è il titolo del seminario che la FOCSIV ha organizzato a Padova in occasione di Civitas, il salone della solidarietà e dell’economia sociale e civile, sabato 5 maggio scorso. Nell’organizzare il seminario la FOCSIV ha voluta fare una riflessione su una esperienza di servizio civile all’estero, quella dei caschi bianchi appunto che oggi vede impegnati circa 250 giovani in oltre 30 paesi dei Sud del mondo per la realizzazione di progetti tesi al superamento delle condizioni di ingiustizia e di tutela dei diritti umani.

Nella riflessione il prof. Papisca, ordinario di Relazioni
Internazionali all’Università degli Studi di Padova,  ha riaffermato il
legame forte tra sicurezza, diritti e pace considerando i Caschi
Bianchi giovani al servizio dei diritti fondamentali dell’uomo.
Nel suo intervento il sottosegretario al Ministero della Solidarietà
sociale,  Cristina De Luca, ha ribadito che la finalità del servizio civile
nazionale è l’educazione e, sia esso svolto in Italia che all’estero,
l’essere protagonisti della costruzione della pace. In particolare il
sottosegretario ha sottolineato l’apprezzamento personale e delle
istituzioni nei confronti di questa esperienza perché in essa il
giovane è allo stesso tempo educato ai valori della pace, ma anche
soggetto attivo nelle azioni di educazione alla pace.

Fausto Casini
, presidente della CNESC, ha messo in evidenza che, al di
la delle tante parole che vengono dette sul servizio civile, il suo
valore educativo sta nell’utilità sociale dell’esperienza offerta.
Inoltre ha proposto di pensare per il servizio civile all’estero una
forma di prolungamento dell’esperienza, da poter realizzare sia
all’estero nella prosecuzione dei progetti, sia in Italia con l’impegno
di raccontare, soprattutto nelle scuole, il servizio svolto.
Sergio Marelli, direttore della FOCSIV e presidente della Associazione ONG
Italiane, ripartendo dalla “Pacem in Terris” di Giovanni XXIII ha
ricollegato e ricollocato la storia dei Caschi Bianchi all’interno
dell’impegno delle ONG nei sud del mondo. Una storia caratterizzata
dall’agire per la giustizia come unica strada per la costruzione della
pace. Un agire per la giustizia che deve, sempre più, essere rimesso al
centro delle politiche del nostro governo e delle grandi istituzioni
internazionali per combattere fino in fondo le cause che generano
povertà, ingiustizie, discriminazioni, sfruttamenti.
Infine N. La Penta ha ripercorso l’impegno degli Enti di invio dei
Caschi Bianchi sottolineando la centralità l’importanza che riveste la
Formazione svolta in Italia prima della partenza. Scopo principale di
questa formazione è quello di accrescere la consapevolezza nel casco
bianco di essere parte di un sistema più ampio che ha come obiettivo la
costruzione della pace.

Volontari nel mondo –
Focsiv

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