Se ne parla tanto

Alla V Conferenza nazionale sul volontariato, tenutasi a Napoli nello scorso weekend, si è parlato pure di Servizio civile, rimarcando differenze, evidenziando gli elementi di continuità, facendo proposte politiche, soprattutto in relazione alla annunciata riforma della legge 64/2001. E nelle parole di Prodi ritorna l’eco del "servizio civile obbligatorio".

Ha cominciato il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, intervenendo
il 14 aprile, che è tornato sulla necessità di “rafforzare fortemente
il servizio civile, che non è la stessa cosa del volontariato, ma è una
discriminate fondamentale nel vivere moderno. Anche quando ero alla
Commissione Europea ho insistito molto per fare del servizio civile
l’impasto della società. Nel programma dell’Unione non abbiamo messo
l’obbligatorietà del servizio civile perchè avevo avuto molte
resistenze non solo dalla destra ma anche da molti giovani, che non
volevano un impegno calato dall’alto. Ora – si è chiesto il premier –
nessuno vuole imporlo, ma qual è la formazione migliore perché uno si
abitui a dare qualcosa? Altrimenti non c’è mai un momento nella
crescita di una persona per essere posto di fronte ai problemi degli
altri”.

Dal gruppo di studio dedicato a "Giovani e cittadinanza partecipata", è
emersa invece la richiesta ancora di potenziare il Servizio civile come
strumento per aiutare i giovani ad avvicinarsi al volontariato.

Infine il Ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha
ventilato
una revisione della legge 64/2001 per estendere il servizio
civile anche a chi non ha il diploma, "agli immigrati che stanno qui da
tempo e che sono ben integrati nel tessuto sociale" e a quei ragazzi
che hanno precedenti penali, ma che abbiano scontato i reati.

Per approfondire:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *