SC e Volontariato, quale rapporto?

In occasione della Giornata mondiale del Volontariato, è stato presentato ieri 5 dicembre a Roma alla presenza del ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, e del sottosegretario, Franca Donaggio, il III Rapporto biennale sul volontariato in Italia. Una parte del rapporto approfondisce anche il legame tra Servizio civile nazionale e Volontariato e ne ridefinisce i termini della questione: “Il volontariato non come ‘serbatoio’ per il servizio civile, bensì il servizio civile come spazio di formazione al volontariato”.

Secondo il Rapporto [scarica l’estratto
– PDF], troppo spesso il
dibattito si arena sulla correttezza di chiamare “volontari” i giovani
impiegati in progetti di Servizio civile. Ma al di là del lessico, resta la constatazione che “il servizio civile ha bisogno del
volontariato
, del volontariato quale portatore di una logica di
autentica gratuità, di vera rappresentanza dei diritti degli
emarginati, del volontariato quale soggetto leggero che, ramificato,
sul territorio ne coglie problemi ed aspetti conflittuali. Il servizio
civile necessita di un legame con il volontariato organizzato per non
perdersi, per non scivolare su un piano inclinato che lo conduca a
mutarsi sempre più in manodopera a basso costo o in apprendistato, per
non diventare erogazione di servizi”.

Tuttavia, anche il Volontariato ha bisogno del servizio civile che è
"un vettore di educazione alla solidarietà delle giovani generazioni,
un fortissimo strumento di formazione, è un ponte tra le nuove
generazioni e il mondo delle istituzioni, ma è anche sprone per tutti
gli enti alla strutturazione, alla progettazione, al monitoraggio dei
risultati raggiunti. In altre parole bisognerebbe vedere il servizio
civile non rivolto esclusivamente all’universo giovanile ma anche e
necessariamente alla società civile e dunque alle sue forme
associative, in primis al volontariato chiamato a farsi portatore dei
valori propri della gratuità e della solidarietà tra i giovani. Per
raggiungere questo risultato, il volontariato deve strutturarsi e
organizzarsi".

Chiare alla fine le indicazioni che emergono dal Rapporto: "il servizio
civile può essere non solo indispensabile momento di incontro con i
giovani, non solo un momento centrale nella loro formazione, non solo
opportunità per i giovani di crescere e per la collettività di maturare
ma anche occasione per tutti gli enti di impegnarsi, di strutturarsi,
di tornare a pensare alla società, ai suoi bisogni alle sue necessità.
In questo contesto la sfida per il volontariato è quella di tenere da
un lato alla propria peculiarità dall’altro quella di non perdere il
contatto con i giovani, quindi: strutturarsi, progettare e programmare
senza smarrire, però, il valore del servizio di confine attento ai
bisogni ancora inespressi che esprime il territorio, servizio leggero
che opera per rimuovere le cause stesse del disagio.
Il servizio civile è una sfida, una sfida necessaria per i
volontariato. Il volontariato deve essere portatore di risorse
indispensabili allo sviluppo servizio civile, il servizio civile non
può che contribuire allo sviluppo del volontariato organizzato".

Per approfondire:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *