I sommersi e i salvati

Avvenire060528
Una prima riflessione su numeri del Bando nazionale 2006 di servizio civile nazionale

Il servizio civile nazionale torna a fare i conti con i numeri e partono le prime riflessioni, come quelle riportate in un ampio articolo di L. Liverani su Avvenire di domenica 28 maggio (pag. 10). Il successo sempre crescente di partecipazione dei giovani, il suo sviluppo esponenziale sia di Enti che di volontari, si scontrano con la cronica carenza di fondi limitati. Le conseguenze di questa situazione, tante volte denunciate dalle associazioni del settore, sono infine sotto gli occhi di tutti nell’ultimo bando nazionale: a fronte dei 45.147 posti finanziati, si lascerà gli Enti scoperti per circa 58.800 potenziali volontari, dei quali 30.800 su progetti approvati ma poi non selezionati a causa del punteggio inferiore a quello minimo necessario.

I numeri acquistano così una loro durezza, soprattutto per chi per un punto non assegnato in fase di valutazione, da molti ritenuta troppo esposta alla soggettività del valutatore, si è trovato “sommerso” sotto la fatidica soglia di 48/100, ma essi sono anche rivelatori della situazione che sta vivendo il “sistema del scn”. I primi 10 enti, per numero di progetti approvati, vanno da soli a coprire in Italia 18.162 posti, ossia il 40% del totale, mentre se allarghiamo il campo scopriamo che i primi 20 enti ne coprono 25.832 ossia ben il 58%. I “salvati” che stanno sopra tutti.

La “top ten” degli enti per volontari e progetti complessivi:
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Oltre alle associazioni no-profit continuano a giocare un ruolo importante le amministrazioni pubbliche: nella “top ten” degli Enti spicca il 6° posto della Provincia di Foggia che attiverà da sola progetti per 1.081 volontari. Comuni, Province ed Università coprono complessivamente 7.194 posti, ossia il 16% del totale, ma in questo calcolo non sono compresi tutti quei progetti presentati tramite accordi di partenariato con associazioni e quelli di realtà aggregate come ANCI Lombardia, che da sola occupa altri 855 volontari.

I primi 10 progetti in Italia per punteggio assoluto:
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Un calcolo sulla distribuzione del rapporto volontari/punteggio ci dice invece che il maggior numero di volontari è coperto da progetti che hanno avuto punteggi che si trovano nella fascia più bassa della graduatoria, quella 48-59:

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E i “sommersi”? Pur non potendo conoscere il numero dei progetti totali presentati dalle varie realtà, dai calcoli su quelli approvati e non selezionati, risulta una classifica “al contrario” di Enti, anche molto grandi, che hanno perso potenziali volontari e progetti:

Tabella4_1

Ma se questi Enti possono comunque contare sugli altri progetti approvati, c’è chi sta peggio, non avendone avuto nessun approvato. Nomi più o meno noti e casi particolari come il Ministero per i Beni e le attività culturali che vede bocciati tutti suoi 33 progetti e i Vigili del Fuoco che “perdono” 796 volontari, il G.a.v.c.i., storico gruppo nonviolento e protagonista della storia dell’obiezione di coscienza, Italia Nostra, l’Associazione “CittadinanzAttiva” e l’Associazione palermitana “Padre Nostro” fondata da don Pino Pugliesi, ucciso dalla mafia nel 1993. Per loro un anno senza volontari, in attesa dei prossimi progetti.

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