In occasione della seconda giornata del “Salone dello Studente e Lavoro” presso la Fiera di Roma, si è tenuta oggi la Tavola rotonda "Volontariato e servizio civile – Fanno bene anche al curriculum".
L’incontro vedeva la presenza dell’on. Palombi, direttore Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC), della dott.ssa Codazzi, ex volontaria di Servizio Civile nonché di alcuni esponenti del mondo del lavoro come la dott.ssa Del Vescovo della Ticket Accor Services, il dott. D’Ambrosio, presidente dell’Associazione Direttori Personale e il dott. Sciarrillo della Procter & Gamble, la multinazionale che lo scorso anno ha avviato un progetto per i suoi dipendenti neoassunti per un anno di impegno in Africa con l’Organizzazione mondiale della sanità.
In tutti gli interventi è stato riconosciuto che valore aggiunto dell’esperienza del Servizio civile è quello di permettere ai giovani di acquisire competenze non solo tecniche ma soprattutto umane, valoriali e relazionali. “Il Servizio civile fa curriculum – affermano Sciarrillo e D’Ambrosio – perché alle aziende oggi servono persone che sappiano pensare in maniera diversa e che riescano a portare questa sensibilità particolare tipica delle esperienze del volontariato dentro il mondo lavorativo”.
L’on. Palombi, concludendo l’incontro, ha sottolineato che la caratteristica peculiare del Servizio civile nazionale, pur interessato al mondo del lavoro, rimane la difesa della Patria, inteso come “lavoro per il bene della comunità e la coesione sociale”. Il suo sviluppo in questi anni è stato possibile grazie al verificarsi di tre condizioni, ossia la qualità del “sistema progettuale” degli Enti, la partecipazione enorme dei giovani, è la certezza dei finanziamenti.
Per il 2006, ha anticipato il Direttore dell’UNSC, i fondi permetteranno di far partire altri 44.000 volontari e l’impegno dell’UNSC è di garantire che si avviino solo progetti “di qualità”. L’obiettivo rimane uno sviluppo graduale di tutta l’esperienza per 60-80.000 giovani, ma senza arrivare ai 400.000 previsti dalla proposta del servizio civile obbligatorio, sulla quale si è detto contrario proprio perché con questo alto numero, tra l’altro, sarebbe pressoché impossibile garantire e gestire progetti validi.
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– notizia su Vita.it