Il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, rispondendo il 12 luglio scorso all’interrogazione parlamentare sui fondi destinati al servizio civile [testo completo
– PDF], presentata dalle onorevoli Katia Zanotti (Ds) e Lalla Trupia (Ulivo) nella XII Commissione "Affari sociali", ha confermato che: "Abbiamo aggiunto 30 milioni di euro al bilancio del Fondo per il Servizio civile, con uno dei primi atti di questo Governo, per consentire che già quest’anno partano più volontari di quelli resi possibili dalla dimensione del Fondo ereditata dal precedente Governo". Gli impegni concreti del Governo saranno quelli di "aumentare le risorse finanziarie necessarie alla ulteriore crescita del numero dei volontari in servizio civile; affinare i criteri di valutazione dei progetti; dare coerenza al nuovo sistema che a partire dal prossimo anno coinvolgerà nella gestione del servizio civile le regioni e le province; dare maggiore attenzione all’aspetto formativo (confronta le linee guida appena approvate); istituire un sistema di monitoraggio; rafforzare l’attività ispettiva".
Preso atto di ciò, padre Angelo Cavagna, presidente del Gavci, ha deciso di interrompere dopo 31 giorni il suo digiuno iniziato in segno di protesta, e dichiara "faccio presente due auspici per la traduzione in atto delle promesse del Governo: devono essere rivisti i criteri di valutazione dei progetti che, nel recente bando, non sembra fossero proprio improntati al principio della cittadinanza come riferito dal ministro Ferrero. Ribadisco inoltre un punto, condiviso da molti enti: non è giusto attribuire migliaia di giovani in servizio civile ad alcuni enti e lasciarne altri senza nessuno. Si auspica che tutti gli enti accreditati, con progetti approvati, possano usufruire di una equa distribuzione dei volontari”.
Per approfondire:
– Redattoresociale.it
– Il sito della Camera dei Deputati