Su "Vita" in edicola questa settimana (n. 37 del 25 settembre 2009), un articolo di Daniele Biella riferisce sui dati di copertura dei posti di servizio civile messi a bando da molti enti nazionali. Con una sorpresa: cresce al Nord il numero di giovani candidati, in controtendenza rispetto agli ultimi anni. Tra le motivazioni indicate: la crisi economica e la minor concorrenza tra gli enti a causa dei tagli dei finanziamenti. Leggi qui tutto l'articolo in PDF.
Nell’articolo di Vita vengono citati gli enti di servizio civile nazionale, ma il fenomeno del boom delle domande al nord riguarda anche gli enti iscritti agli albi regionali.
A quanto pare le capacità di previsione, e quindi di governo, di UNSC (fedelmente riportate dal sottosegretario Giovanardi nei giorni scorsi) sono … carenti, per usare un eufemismo. E pensare che nella bozza Giovanardi si prevede una riedizione in salsa di servizio civile delle migrazioni anni ’50 da sud a nord, per coprire i posti lasciati liberi dagli indifferenti giovani del nord Italia.
Ricordo anche le dichiarazioni del presidente di ANPAS, pubblicate sempre su Vita, che nei mesi scorsi si preoccupava del fatto di avere troppi posti a bando in nord Italia (mentre le sue strutture regionali piemontesi e emiliane si lamentavano del contrario).
Che dire, il legame e l’attenzione al territorio troppo spesso sono solo uno slogan.
Sì, sarebbe interessante a questo punto conoscere i dati di copertura dei progetti degli enti regionali al nord, per capire se c’è stata una reale inversione di marcia.