Come i dinosauri

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Ivano Rizzitelli
, Rappresentante delegato dei giovani in servizio civile della Puglia, racconta la sua esperienza poco positiva col suo progetto, che è stato “estinto” dall’UNSC per inadempienze dell’Ente. Ecco la sua testimonianza.

«Se qualche tempo fa parlare di Servizio Civile in Puglia poteva suscitare solo domande del genere: “Servizio Civile??… Cos’è!!!!”. Ora invece sono passati mesi dall’inizio del mio progetto, nonché il primo approdo del servizio civile nella nuova provincia BAT (Barletta – Andria – Trani), il quale oltre a far diffondere le attività dell’Ufficio Nazionale del Servizio Civile, è stato di grande interesse per i giovani che cercano uno spiraglio nel mondo dopo scolastico.
Purtroppo non è tutto bello come vi dico, anzi oramai qualcuno ha scritto che il Servizio Civile in Puglia, ma soprattutto nel territorio del Nord Barese, è in “fase di estinzione” e non ha neanche tutti i torti. Infatti da luglio il mio progetto è stato sospeso dall’UNSC per inadempienze da parte dell’Ente, che tra l’altro è stato cancellato dalla lista degli accreditati; escludendo così i suoi 50 volontari . Ciò ha di fatto distrutto e reso inutile il lavoro iniziale fatto negli 8 mesi precedenti e con scuole, chiese, anziani, associazioni onlus. ecc.. che continuano a chiederci come mai il nostro impegno messo in opera giorno per giorno presso le strutture assegnateci non potesse essere portato a termine. E una semplice raccomandata di esclusione tramutatasi in un “licenziamento” per causa ingiusta e non imputabile a noi volontari, ci ha fatto capire quanto poco vero ed inutile poteva rivelarsi il nostro supporto per il sistema del Servizio Civile.
Volete sapere cosa ci rispondono se parliamo di Servizio Civile ora? “È un anno perso inutilmente…” Dopo i casi di Ginosa, Barletta, Bari ed presto anche Foggia chissà cosa resterà del Servizio Civile in Puglia… È davvero ingiusto che progetti approvati e assegnati ad enti poco attendibili debbano far perdere inutilmente dei mesi a giovani in cerca di un esperienza e con grande voglia di crescita e volontà di aiuto alla società, i quali come se non bastasse si ritrovano senza attestato di servizio ed  esclusi dal progetto senza averne nessuna colpa».

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