Drei (Cnesc) su giornata del servizio civile e mini-naja

Davide Drei, presidente della Conferenza nazionale Enti per il servizio civile (Cnesc), commenta la proposta di legge dell'on. Picierno sull'istituzione della giornata nazionale del servizio civile, nonché quelle dei ministri on. Meloni e on. La Russa di campi estivi e mini-naja.


«Sono d'accordo con la proposta di una giornata nazionale del servizio civile da tenersi ogni 15 dicembre, perché anche per il servizio civile  di oggi quella data è una giornata simbolo, per l'esperienza che affonda le sue radici nell'obiezione di coscienza, e perché è sempre stato per il mondo del servizio civile un appuntamento di eventi e iniziative. Si fa confusione però se al servizio civile si associano anche altre forme di coinvolgimento dei giovani (volontariato, servizio civile internazionale, il più generale impegno sociale). Bisogna evitare semplificazioni e generalizzazioni sull'impegno dei giovani, sul servizio civile serve sostenere una chiarezza di identità (partecipazione dei giovani, non armata e nonviolenta, alla difesa del Paese attraverso le organizzazioni sociali) troppo spesso tirata e strattonata dalle emergenze o dalle convenienze.
 
Sulle proposte di "campi estivi" in caserme e mini-naja, direi che hanno il sapore di spot per avvicinare alla vita militare. È quindi la difesa militare e le sue esigenze il primo destinatario di questi provvedimenti.  Ma non chiamiamola educazione civica – per carità – , che è ben altra cosa e che sul campo si prova davvero lottando contro le povertà, sostenendo i più deboli, salvanguardando il patrimonio ambientale e culturale: ma questo si chiama Servizio Civile Nazionale».

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