I quattro Rappresentanti nazionali dei giovani presso la Consulta nazionale del servizio civile, in un comunicato diffuso oggi e che riportiamo di seguito, esprimono soddisfazione per il testo di legge delega di riforma del servizio civile, soprattutto per la parte che definisce lo "status" dei volontari.
«Dopo mesi di lavoro – scrivono i Rappresentanti nel comunicato -, dopo ripetute e accese consulte che avevano per argomento la nuova legge del Servizio Civile, la scorsa settimana finalmente è stata presentata al Consiglio dei ministri il disegno di Legge Delega. I rappresentanti dei volontari del Servizio Civile sono sostanzialmente soddisfatti del nuovo decreto, sopratutto per ciò che riguarda lo Status del Volontario, il cui riconoscimento costituisce la prima grande battaglia vinta dalla rappresentanza, che vede nella risoluzione di tale problema il primo grande passo verso la definitiva strutturazione del SCN a favore dei volontari. Anche l'aver approvato la riserva di posti all'interno dei corpi dei vigili del fuoco è per noi motivo di grande orgoglio. Nonostante il rimborso possa essere inferiore, il bilancio delle cose ottenute è soddisfacente, inoltre la flessibilità era nostra chiara esigenza. Certo, si poteva fare di meglio, ma allo stato attuale è stata trovata una mediazione. Riteniamo che questa legge, con le dovute eccezioni, metta al centro i giovani, vera anima del SC. I rappresentanti, pungolo e viva voce all'interno della consulta e dei tavoli preposti al dialogo, continueranno a vigilare e a garantire che il miglioramento del Servizio civile sia sempre dalla parte dell'interesse pubblico e dei ragazzi e delle ragazze che ogni anno vivono questa esperienza. Inoltre vigileremo affinché venga sempre rispettata e mantenuta la finalità di difesa civile della patria con mezzi non armati e nonviolenti per cui nasce il SCN (articolo 1 della legge 64/01), attraverso l’impegno per la pace internazionale e nazionale (come ad esempio nella lotta alla mafia); a tale proposito siamo attenti e in attesa dei lavori del nuovo “Comitato di consulenza per la difesa civile non armata e nonviolenta”, organo disposto per “predisporre, d'intesa con il Dipartimento della Protezione civile, forme di ricerca e di sperimentazione di difesa civile non armata e nonviolenta”».