La “Relazione 2007” al Parlamento sul servizio civile nazionale presenta quest’anno anche una parte dedicata alla rinuncia allo status di obiettore di coscienza (pagg. 98-102), prevista dalla legge n. 130 di un anno fa (2 agosto 2007). Dal 6 settembre 2007 (giorno di entrata in vigore della legge) al 31 dicembre 2007 sono state 1.853 le dichiarazioni di rinuncia presentate da obiettori di coscienza.
Di queste, oltre il 72% (915 per la precisione), riguarda obiettori che
hanno prestato servizio negli ultimi 10-5 anni, l’analisi evidenzia
anche che sono quelli più giovani a presentare richiesta. Non sono
chiare le motivazioni alla rinuncia, perché non è obbligatorio dichiararle, ma secondo l’Unsc sono riconducibili fondamentalmente a tre categorie:
– possibilità a partecipare a concorsi nei corpi armati dello Stato;
– possibilità di richiedere il porto d’armi per difesa personale o per motivi di lavoro;
– possibilità di richiedere il porto d’armi per attività sportive. (continua nella prossima puntata)