Secondo il sondaggio "Difebarometro", realizzato di recente da Archivio Disarmo e Swg, «il 43,5% dei giovani under 30 di entrambi i sessi si dichiara disponibile a svolgere una attività di volontariato in aree di crisi all’estero e il 42%, tra cui soprattutto maschi, a svolgervi una attività professionale retribuita. L’interesse maggiore si ritrova nei giovani in possesso di una elevata qualificazione: oltre la metà dei laureati è disponibile a svolgere attività volontarie o professionali, percepite come un arricchimento della propria esperienza professionale e personale». Circa un quarto degli intervistati si dice potenzialmente disponibile a impegnarsi attraverso la professione militare: si tratta perlopiù di maschi (anche se c’è un quinto di ragazze a favore), diplomati e provenienti dal Sud. Il servizio civile nazionale raccoglie il consenso del 44% degli intervistati, senza differenze territoriali o di ideologia politica. Sono comunque di più le donne (51,5%) a guardare con favore a questa esperienza [Fonte: Redattoresociale.it].
