La Francia, finora, non ha attuato riforme che istituiscano il servizio civile, nonostante l’obbligatorietà della leva da tempo non sia più vigente. Dunque, solo forze armate professionali per la Repubblica francese ma con l’obbligo per tutti, dal 2003 donne comprese, di sottoporsi all’appuntamento fisico-psico-attitudinale di cinque giorni con esami medici e corsi civici vari.
Esiste tuttavia una sorta di servizio militare espresso in forma di volontariato, e aperto a entrambi i sessi, che si sviluppa in tre aree fino ad arrivare a quella sociale: difesa e sicurezza – di richiamo all’area militare vera e propria – solidarietà (area del servizio civile), cooperazione internazionale (di stampo formativo). Le Associazioni in cui il giovane opera lo retribuiscono e lo formano direttamente, proprio come succede per il servizio civile.
La situazione però sembra subire scosse che preannunciano un cambiamento: lo scorso 14 novembre, il Presidente francese Jacques Chirac, in occasione di un discorso alla Nazione sulla crisi delle "banlieues", ha annunciato di volere incontrare i partner sociali, le imprese e i sindacati per prendere provvedimenti sulla "questione lavoro" e creare un servizio civile volontario che riguarderà 50mila giovani già dal 2007.
Secondo Chirac gli ultimi disordini "testimoniano un malessere profondo; i ragazzi, gli adolescenti hanno bisogno di valori" e il servizio civile potrebbe essere la prima pietra su cui costruire una società giovanile più sana. Infatti, la politica francese di volontariato vede impegnati in prima linea nella prevenzione della delinquenza soprattutto pensionati e disoccupati. Una partecipazione più attiva da parte dei più giovani è visibile soffermandosi sulle attività di alcune delle università francesi. La Pierre Mendés France di Grenoble accoglie ad esempio tantissimi studenti attraverso scambi internazionali col fine di avviare un dialogo con realtà differenti. Anche l’Università Jean Moulin Lyon 3 promuove una forte sensibilizzazione multiculturale basata sulla educazione.
Niente di tutto ciò però si avvicina strettamente a un programma di formazione professionale, sociale e umana come quello che propone il Servizio civile. Si dovranno attendere aggiornamenti al riguardo per porre un ulteriore tassello nella storia del servizio civile in Europa.
Rossella Rizzi
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