Israele: parte il servizio civile

Secondo quanto riportato dall’Ansa, anche lo Stato di Israele avrà un suo servizio civile rivolto ai giovani esonerati dal servizio militare obbligatorio, che saranno impiegati nell’assistenza domiciliare agli anziani e ai malati e nella tutela ambientale. I primi a essere coinvolti potrebbero essere i giovani arabo-israeliani e studenti di scuole ebraiche ultra-ortodosse che, per motivi opposti, non svolgono la leva obbligatoria. La sperimentazione per il primo anno non coinvolgerà più di 500 volontari. Tuttavia proprio molti dei giovani interessati a questa proposta sono contrari, come la “Coalizione di giovani contro il servizio civile”, che la vede una “minaccia” per la propria identità arabo palestinese e una “dimostrazione da parte del governo di discriminazione”.

Ricordiamo che in Israele esiste un servizio militare obbligatorio per tutti i giovani, maschi e femmine, a partire dai 18 anni di età, ad eccezione degli Arabo-israeliani per i quali il servizio militare è facoltativo. La leva militare è di tre anni per gli uomini e di 20 mesi per le donne.Sono esonerati i pacifisti dichiarati solo se giudicati tali da una speciale commissione non militare e le donne che si dichiarano religiosamente osservanti. I “refusenik” sono coloro i quali rifiutano di prestare servizio per motivi politici legati all’occupazione della West Bank. Vengono giudicati dalla Corte marziale e rischiano pene detentive fino a un massimo di tre anni. Attualmente Israele non dispone nel suo ordinamento di una legge sull’obiezione di coscienza.

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