Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, in una intervista oggi alla "Nazione" [PDF – 412 Kb] precisa i termine della sua proposta di una "mini-naja" aperta ai giovani. Si tratta di «un mese circa con attività atletico-militari e corsi di formazione di educazione civica». Si parla anche della possibilità di prevedere una piccola "diaria", ossia un compenso per i giovani che parteciperanno, ma l'intento è – a detta del ministro – educativo, perchè si vuole rendere i giovani «soldati di pace. Torneranno a casa con una formazione specifica al rispetto, alla difesa dei valori costituzionali del nostro Paese. Saranno formati alla pace, impareranno la solidarietà per continuare la loro opera nel volontariato». L'obiettivo è infatti anche di avvicinare i giovani alle forze armate e alle associazioni d'arma, che «sono molto attive ma oggi, senza leva obbligatoria, soffrono di un problema di età».