Nella recente Determina sulle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, uscita il 4 aprile scorso sono molte le novità, frutto anche del confronto con gli Enti di servizio civile e con le Regioni, con quest’ultime che giocheranno un ruolo determinante nei prossimi mesi.
Una prima notazione importante è sui tempi. Infatti queste “linee guida”, che valgono sia per i progetti in Italia che per quelli all’estero, entreranno in vigore a partire dai progetti che saranno presentati nel 2006, con l’eccezione del paragrafo relativo al monitoraggio, che sarà attuativo già per i progetti che partiranno nel 2006.
Ecco le principali novità della “determina”:
- l’obbligo per i volontari a frequentare i corsi di formazione generale e specifica, senza la possibilità di avvalersi di permessi.
- Per la metodologia sono espressamente previste lezioni frontali, dinamiche non formali e anche la formazione a distanza. La prima comunque non può durare meno del 50% del monte ore complessivo destinato alla formazione generale e si può far ricorso ad appositi esperti nelle materie previste.
- Le aule non potranno superare le 25 unità.
- L’UNSC può predisporre adeguato materiale didattico e dispense che gli enti devono adottare come base comune, eventualmente integrabile dagli Enti.
Altri provvedimenti importanti riguardano il monitoraggio di questa formazione.
- L’UNSC può richiedere una certificazione della formazione generale svolta, che l’Ente deve trasmettere entro cinque mesi dall’inizio del progetto, contenente anche l’elenco nominativo dei volontari formati.
- Gli Enti devono predisporre e curare dei registri della formazione, che dovranno contenere ulteriori elementi sulla formazione svolta, compresa quella specifica, e che dovranno essere tenuti a disposizione dell’Ufficio nazionale.
- UNSC e Regioni possono effettuare verifiche sul campo dei corsi di formazione. Queste verifiche potranno prevedere la presenza ai corsi organizzati dagli Enti di personale dell’Ufficio nazionale e delle Regioni, o di consulenti appositamente incaricati.
I formatori, oltre ai requisiti già previsti, sono poi tenuti a partecipare, almeno ogni due anni, a corsi di aggiornamento organizzati dall’Ufficio nazionale o dalle Regioni.
Infine i contenuti: si va dall’obiezione di coscienza al dovere di difesa della Patria, dalla difesa civile non armata e nonviolenta alla cittadinanza nonché ai diritti/doveri dei volontari.