Obiettare in Turchia

Il Corriere della Sera del 13 giugno riporta a pag. 5 un articolo di Monica Ricci Sargentini sulla vicenda della scrittrice e giornalista turca Perihan Magden, che è stata incriminata dal governo turco per aver difeso un giovane obiettore di coscienza al servizio militare, Mehmet Tartan.

In Turchia la leva obbligatoria dura 15 mesi e non è prevista l’obiezione di coscienza, pur essendo questa sancita da tempo nelle norme della Comunità Europea, a cui lo stato turco è in procinto di aderire. Infatti una sentenza della Corte Europea aveva già permesso la scarcerazione del giovane obiettore, ma ora l’accusata è la giornalista che ne aveva preso le difese in un suo articolo a dicembre, per il quale rischia una condanna a tre anni di carcere.

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