TERRA FUTURA: AL VIA LA TERZA EDIZIONE!
Firenze, Fortezza da Basso, 31 Marzo 2006
Terra Futura ha aperto i battenti per la terza volta nel territorio fiorentino.
La manifestazione ha raccolto fin dai primi minuti una grande quantità di persone, interessata agli stili di vita diversi. Si fa esperienza concreta che un terra futura non solo è possibile ma è già in costruzione.
La prima mattina è stata caratterizzata dalla presenza di numerosissimi giovani studenti che hanno partecipato a Terra Futura provenienti da tutto il territorio regionale.
In questa occasione Caritas Italiana rende visibile la sua presenza attraverso una partecipazione intensa al programma culturale raccontando il profondo interesse della comunità ecclesiale nei confronti delle problematiche ambientali.
"STILI DI VITA… SEGNI DI SPERANZA"
Questo è lo slogan che si legge all’interno dello stand e vuol
rappresentare fino in fondo la necessità di andare a cogliere laddove
esistono "le nostre povertà" un modo di essere e di vivere la Chiesa,
il territorio e la persona come bene comune da condividere e luogo
del confronto e della mutua sostenibilità. E’ per questo che pensiamo
che assumere stili di vita come segni di speranza significhi fino in
fondo progettare azioni concrete di cambiamento, non dando troppo per
scontato "il ruolo prezioso dell’educazione", salvaguardandolo ad ogni
costo e lasciandolo in eredità non come tesoro da nascondere ma
profezia da vivere.
Come Chiesa la presenza a Terra Futura testimonia l’impegno per
l’affermazione del processo di conciliazione da anni avviato sui temi
della "Giustizia, pace e salvaguardia del creato".
Già la prima giornata ha visto impegnati i ragazzi che svolgono
nelle Caritas della Toscana il Servizio Civile Nazionale facendo
attività di animazione e di raccolta di impressioni sull’evento.
La presenza di vari stand delle molte associazioni che propongono
uno sviluppo solidale e sostenibile offre un ampio panaroma di come sia
possibile un mondo migliore dove i valori di uguaglianza e di giustizia
sono pienamente affermati. Lo stand è animato dalla presenza della
delegazione regionale Caritas Toscana e dalla delegazione regionale
Caritas Marche.
La sfida che ci attende è quella di tentare di "contaminare" con
semi di Vangelo la nostra terra perchè sia capace, nei segni della
condivisione e della solidarietà, di costruire il suo futuro.
Oggi a Terrafutura le ragazze ed i ragazzi in servizio nelle Caritas di Fiesole, Firenze, Grosseto, Massa Marittima e Pisa.
Incontreranno la gente di Terrafutura per un confronto su “stili di vita, segni di speranza”.
Buon cammino.
Don Renzo Chesi, direttore Caritas Volterra a Terrafurura, allo stand Caritas. Una presenza significativa ed appassionata… che ha immediatamente animato lo spazio dello stand.
Per Francesco:
primo giro compiuto!
abbiamo parlato con il dire, e abbiamo tante cose da dirti…
Ti fanno Vescovo! di Termoli! (a te, non a Nozza…)
Se eri qui, con tutte queste ragazze del servizio civile, la pressione era pericolosamente alta… !!!
Abbiamo incontrato Emanuela Chinchella e Sergio Spina. Ti salutano!!
… è tutto un altro mondo!
Grazie
E’ appena terminato l’incontro sui conflitti dimenticati dove Caritas Italiana presentava il suo volume di ricerca dal titolo “guerre alla finestra” i relatori dell’incontro erano Paolo Beccegato responsabile dell’area Internazionale di Caritas Italiana e Alex Zanotelli, missionario Comboniano, l’assessore regionale Massimo Toschi e Tonio dell’Olio – già segretario di Pax Christi-: grande folla!
Peccato che dopo l’intervento di Alex se ne siano andanti in molti e ad ascoltare le riflessioni e i dati della ricerca poche persone. Peccato che Alex non abbia ascoltato! Eppure le guerre sono dimenticate e con loro molte persone!
Riflessione: ANCHE NOI SEDOTTI DALLA CELEBRITA’?
Grande successo dei nostri intervistatori: abbiamo raggiunto le 600 interviste. Credo che possono essere una buona base per una riflessione futura(come la terra).
IL PERCHÉ dell’INTERESSE VERSO LA RESPONSABILTA’ PER IL CREATO DELLA CHIESA E DELLA CARITAS
Il perché dell’interesse è dato dal desiderio e dalla volontà di:
– essere solidali nello spazio e nel tempo, al fine di conservare e consegnare
questo pianeta, la nostra terra, alle nuove generazioni,
– riconoscere il nostro destino di pellegrini, viandanti in un viaggio di cui conosciamo la meta, ma non tutto il percorso, fiduciosi nel Cristo, Signore
della storia.
Letta in quest’ottica l’attenzione alla dimensione ambientale:
– non è una passione del momento,
– ma la consapevolezza che c’è una perversa logica interna che lega
ingiustizia, cattivo sviluppo, cultura del dominio e distruzione
dell’ambiente: non ci può essere pace tra gli uomini se non c’è pace con la
natura.
ci vorrebbero più iniziative come questa!! E’ bello passeggiare per la fortezza, guardare la gente che ti passa accanto e pensare che anche loro credono nella possibilità di una società migliore, in relazioni centrate sul rispetto e la slidarietà.
Un abbraccio
patrizia
E’ stata una giornata indimenticabile, da ripetere! La cosa più bella è ritrovarsi con gli altri ragazzi del servizio civile in momenti così belli!!!
Un salutone da Elisa
Che cosa pensare, progettare e promuovere insieme?
– Il rispetto verso l’ambiente, custodendo le possibilità che il Creatore vi ha immesso e da cui l’intervento umano procede.
– La sobrietà e l’essenzialità, richieste dalle esigenze del bene comune dell’intera umanità e in particolare dalla preoccupazione per i paesi più poveri.
– L’attenzione alla qualità della vita: l’intervento dell’uomo deve essere rispettoso dell’ambiente naturale, ma pure dell’ambiente vitale quotidiano (città, territori, luoghi ordinari della vita).
– Le decisioni e le scelte dei singoli e della comunità : dobbiamo educarci a uno stile di vita più sobrio, più attento all’uso di certi beni, più preoccupato per gli sprechi o per gli eccessi del consumismo. E se necessario dovremo assumere eventuali limitazioni finalizzate a valori generali superiori.
Mai come in questo momento, nella storia dell’umanità, il destino comune ci obbliga a cercare un nuovo inizio. Ciò richiede:
– un cambio interiore, un cambio del cuore e della mente e, come domanda il Santo Padre, una “conversione ecologica”;
– richiede un rinnovato senso dell’interdipendenza globale e della responsabilità universale. Dobbiamo sviluppare la visione di un modo di vivere sostenibile a livello locale, regionale, nazionale e globale: ad ogni individuo, famiglia, organizzazione e comunità è affidato il compito di realizzare questo progetto.
Buon giorno
Viste le foto BENE BENE.
Che belle le riflessioni scritte.
Per le guerre dimenticate sarebbe ora che ai libri con i dati si producessero dei semplici sussidi per i bambine/i e giovani. Stiamo finendo – ci siamo finiti – per parlare solo tra noi.
minima 90 !!!.
Eccoci di nuovo on line…
Siamo alla terza giornata di Terrafutura 2006. Un po’ stanchi ma contenti di aver incontrato persone, storie, buone prassi, piccoli e concreti semi di vangelo.
Siamo contenti di aver fatto conoscere caritas, il volto di una chiesa attenta all’uomo, all’ambiente, alla vita in tutta la sua complessità…
Ci sentiamo più avanti.
Una visita inattesa alla stand Caritas a Terrafutura 2006. Simone, Matteo e Andrea. Gli abbiamo chiesto la prima impressione su TF.Istruttiva, ben organizzata e da esplorare… Ciao!
…bella giornata, bella gente, belli tutti gli stand ma caritas toscana ha veramente di più…uno squadrone di servizio civilisti veramente forti e ci dispiace
per tutti quelli che non sono venuti….
Ma i ragazzi del SCN di Livorno dove sono?
O Luca, è vero che c’avete il mare ma a non venire vi siete persi qualcosa di extraordinaire… Ciao.
…come si fa a fare la corte alle ragazze del sc dello stand della caritas?
…vieni a Terra Futura e chiedi di noi!!!Erica
…ma gli uomini in caritas li prendono a fare il sc o no?…sono tutte donne!!!!
…ma mi hanno detto che quella bella ragazza con la gonna è la responsabile del sc di pisa…sono troppo vecchio per fare il serviziocivilista????????….
HABEMUS LIVORNO!!!!
VISTO CHE LO STAND LO PRESIDIA LIVORNO GLI ALTRI VANNO A MANGIARE!!!!!!!!!