Per la prima volta il Bando volontari ha visto quest’anno non uno ma 22 elenchi totali di enti e di progetti finanziati. Sono il risultato delle valutazioni effettuate dalle Regioni e dalle Province Autonome (tutte tranne la Sicilia aggregata quest’anno al bando nazionale) sui progetti presentati dagli enti iscritti agli albi regionali, il tutto conseguenza dell’entrata in vigore dal 1° gennaio 2006 del d.leg. 77/2002. Ma come sono andate queste valutazioni? L’UNSC ne ha dato qui [PDF – 118 Kb] un quadro complessivo. La Regione con più richieste è stata la Campania, dove sono stati presentati progetti per 8.466 volontari a fronte dei 1.996 disponibili. Siamo poi andati a vedere i dettagli del Bando, scoprendo che il servizio civile a livello regionale è sempre più “territorio esclusivo” di enti pubblici: Province, A.S.L., Università e Comuni.
I dati della tabella (clicca per ingrandire) evidenziano anche situazioni particolari. Nelle Marche ad esempio 5 soli enti hanno coperto tutti i 545 posti disponibili e sono quasi tutti “istituzionali” come la Provincia di Pesaro e Urbino (201 posti), l’Azienda Sanitaria Unica Regionale (158 posti) e il Comune di Fermo (144 posti). La Regione Marche ha così il rapporto enti/volontari più alto tra le Regioni, 1 a 109, e i punteggi più alti in assoluto, 94 il massimo, 83 il minimo. In altre Regioni, il rapporto enti/volontari più basso è invece indicativo di una distribuzione maggiore fra più enti, come ad esempio la Puglia e l’Emilia Romagna. Nelle Regioni sono comunque quasi sempre gli enti pubblici ad assorbire la maggior parte dei posti, anche in forma associata, come nel caso dell’A.N.C.I. Lombardia che con 3 progetti da 718 volontari copre quasi la metà dei posti disponibili.
Infine due Regioni hanno finanziato con fondi propri alcuni progetti. La Provincia Autonoma di Trento ha contribuito con 350.000 € a far partire 10 progetti da 36 posti. La Regione Piemonte ha investito invece 500.000 € in 3 progetti da 47 posti: due della Provincia di Torino ed uno di quella di Cuneo. Province che avevano a loro volta 82 progetti già approvati dalla Regione con i soldi del Fondo nazionale.