Regioni ‘prenditutto’?

La notizia non ha avuto grande risalto, eppure tocca il tema caldo dei rapporti fra Enti, Regioni ed UNSC. Quest’anno infatti sono aumentati sia il peso dell’IRAP che dei contributi previdenziali sui fondi del Servizio civile nazionale. In pratica si tratta di soldi che lo Stato si trattiene sul finanziamento stanziato, diminuendo quelli effettivamente disponibili per la partenza dei volontari, dei quali si riduce così il numero. L’IRAP, che poi viene girata proprio alle Regioni, è stimata quest’anno, sul totale del costo lordo procapite per ogni volontario, in circa 20 milioni di euro, mentre i contributi previdenziali aumentano dal 18,2 al 23,5%, arrivando a 55,5 milioni di euro.

Ricordiamo che per gli accordi che esistono fra UNSC e Regioni, il 65%
dei 39.400 posti previsti nel 2007, ossia 25.610 posti, sarà assegnato
a progetti nazionali (compresi però quelli degli enti regionali
siciliani, che incideranno per il 15% del totale) e il 35% dei posti,
ossia 13.790, ai progetti d’interesse regionale.

Come ha dichiarato di recente a Vita Sergio Giusti (Servizio civile Anpas),
"sarebbe interessante se lo Stato e le Regioni – che grazie all’aumento
degli oneri previdenziali vedranno aumentare il gettito fiscale
generato dal servizio civile nazionale – decidessero di reinvestire in
questo settore l’incremento generato dall’aumento. Sarebbe ancora più
significativo il reinvestimento da parte delle Regioni del gettito
generato dall’Irap, alla luce anche dell’entrata in vigore del dlg
77/2002
e del coinvolgimento delle Regioni nel servizio civile
nazionale".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *