Il 1° dicembre scorso, a Roma, la campagna "Sbilanciamoci!" ha presentato il suo Rapporto 2010 che contiene le proposte alternative alla legge finanziaria e agli altri decreti anti-crisi presentati nel 2009. Come tutti gli anni, ampio spazio è dedicato all'uso dei fondi in ambito militare e alle idee per rilanciare il servizio civile nazionale, tanto più in questo momento in cui si sta discutendo la sua riforma. «L’apparato militare – si ricorda subito a pag. 53 del Rapporto – costa al contribuente oltre 23 miliardi di euro l’anno, quello civile appena 170milioni di euro, di fatto si è creata una difesa di serie A e una di serie D».
La situazione del servizio civile viene descritta così: «Su circa 500mila giovani italiani fra i 18 e i 28 anni disponibili ogni anno a svolgere servizio civile, accedono solo 25mila, pari al 5%; e che gli enti vengono sommersi da richieste burocratiche, che implicano anche investimenti economici per poi subire forti tagli nei progetti finanziati. Si è aperto poi un conflitto fra Stato e Regioni che ufficialmente si manifesta come una profonda divergenza legata alle finalità del servizio civile, ma in realtà è legato alla gestione dei fondi e della valutazione dei progetti. Occorre altresì riconoscere che l’Ufficio Nazionale non ha mai fatto molto per caratterizzare il servizio civile nazionale come difesa della Patria. Anche il Comitato per la Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta che ha terminato il suo secondo mandato il 31 dicembre 2008, dopo quasi un anno non è ancora stato rinominato». Scarica qui tutto il Rapporto in formato PDF [1,84 Mb].
Ho dato una rapida scorsa al rapporto della Campagna “sbilanciamoci”, e sono saltato sulla sedia!
A pagina 57 del rapporto vi è una comparazione tra i pdl PD, Lega e la bozza Giovanardi circa la ripartizone delle competenze.
Ho letto con meraviglia che il pdl Lega e quello del PD lasciano alle Regioni la valutazione dei progetti degli enti locali, e lasciano ad UNSC la valutazione dei progetti “nazionali”.
Veramente i due progetti di legge dicono che le Regioni valutano i progetti insistenti sui loro territori, compresi quelli presentati dagli enti nazionali.
Bell’esempio di accuratezza e precisione!
Continuo a leggere il documento, magari in qualche altro paragrafo scrivono che gli asini volano.
Sì, è stato travisato il senso di un passaggio. La proposte Lega/Pd lasciano all’Unsc la valutazione dei progetti all’estero e (Pd) in casi di particolari emergenze. Per il Pd rimane in capo all’Unsc anche l’approvazione delle graduatorie dei volontari degli enti nazionali e regionali. La proposta della Lega parla invece dell’approvazione di “graduatorie dei progetti degli enti nazionali”.