Tra obiezione alla guerra e servizio agli altri

Giornatasc_ferrero
A distanza di 35 anni dalla prima legge sull’obiezione di coscienza, il Servizio civile nazionale torna a festeggiare se stesso e i «significativi risultati ottenuti sul piano quantitativo e qualitativo», come scrive il Presidente Giorgio Napolitano nel saluto letto dalla sottosegretaria Cristina De Luca in apertura della II Giornata nazionale del SC.  Manifestazione che si svolge a Napoli e si lega al Progetto speciale sulla legalità, ma che per la prima volta si tiene in contemporanea in molte altre regioni, invitate dal ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero e dal direttore generale dell’Unsc Diego Cipriani, a celebrare anche loro questa ricorrenza.

Ma è a Napoli, al Palavesuvio, l’appuntamento nazionale, pensato in due momenti per i giovani dei progetti campani, che ripagano con una presenza alta, almeno all’inizio.
La prima parte è dedicata alla “legalità” con la presenza della senatrice Rosa Calipari, del procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro e di Tano Grasso, presidente della Federazione delle associazioni antiracket, che dice: «le mafie prolificano dove c’è la paura della gente perbene, se con i tanti ragazzi come quelli qui presenti sappiamo dirgli di “no”, ecco che tornano ad essere piccole cose». Dopo l’intermezzo più leggero affidato al comico Dario Vergassola, tocca alla seconda parte, tutta dedicata alla “solidarietà” con le testimonianze di don Virginio Colmegna (Fondazione Casa della Carità di Milano), Caterina Micolano (Associazione “Codice a sbarre” di vercelli) e Giuseppe Frangi (Direttore di “Vita”), ma anche di Daniela, Antonella, Laura, Pasqualina, Moira e Giacomo, volontari in vari progetti a Napoli e all’estero.
Le conclusioni della Giornata le tira il ministro Ferrero, che ricorda l’impegno proprio nel realizzare il bando speciale per Napoli: «Un impegno di tanti ragazzi che magari non farà notizia, ma che quotidianamente e con costanza saprà tirare fuori il meglio della società». E a proposito dei 35 anni di obiezione di coscienza, lui che è stato obiettore, ricorda come il scn deve rimanere su quella scia «contro la guerra, contro la distruzione delle relazioni fra gli uomini, contro i muri e le divise che non fanno vedere l’umanità presente nell’altro». «Stanno rispuntando dei muri – conclude il ministro -, che dividono noi e gli altri, anche in Italia, proseguendo le guerre combattute in altri modi. Con il scn possiamo provare ad abbattere questi muri, valorizzando invece le differenze, che vanno messe in relazione fra loro. Auguri, ragazzi, perchè il sc sia per voi sempre un’esperienza di crescita, per voi e per chi aiutate con il vostro servizio».

Nel pomeriggio altre due iniziative collegate alla Giornata: l’Assemblea nazionale dei delegati e la visita della sottosegretaria De Luca ad alcune sedi di servizio del Progetto Napoli avviato il 5 dicembre scorso, tra le quali quella di Amesci.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *