Ultimo giro

Il nuovo Bando nazionale straordinario per 7.920 volontari, pubblicato il 15 settembre scorso, prova a rimettere ordine nella situazione intricata in cui era finito il servizio civile nazionale, dopo l’estate di proteste e polemiche seguite al Bando del 23 maggio. Più volte annunciato, il Bando utilizza i 30 milioni di euro stanziati dal Governo e, insieme a quello uscito il 1° settembre dedicato all’accompagnamento di grandi invalidi e ciechi civili, ha lo scopo dichiarato di “rendere giustizia agli enti che si sono, a ragione, lamentati”, come recentemente affermato da Raffaele De Cicco, dirigente del Servizio Progetti e Convenzioni dell’UNSC (Vita n. 36 del 15/9/2006).

Salgono così a 54.039 i giovani di servizio civile che partiranno
complessivamente quest’anno, la metà comunque di quelli richiesti dagli
Enti, molti dei quali rimarranno definitivamente scoperti per almeno
22.057 volontari di progetti approvati, ma poi non finanziati a causa
del punteggio inferiore a quello minimo necessario di 47. Cambia anche
la “top ten” dei maggiori Enti per volontari e progetti complessivi,
con il recupero di quelli a vario titolo penalizzati nel Bando di
maggio (tra parentesi la posizione precedente e nell’ultima colonna la
variazione in numero di progetti):

Scorrendo poi il nuovo elenco di progetti finanziati, risultano ora
inseriti anche quegli enti inizialmente rimasti fuori tra i quali i
Vigili del Fuoco, che “acquistano” 300 volontari, e il G.a.v.c.i. di
padre Cavagna. Per altri invece come l’Associazione “CittadinanzAttiva”
non sono bastati i ricorsi.

La Provincia Autonoma di Trento infine ha scelto una strada finora mai
utilizzata per recuperare i progetti nel suo territorio, ossia
finanziarli direttamente per un totale di 75 volontari, come previsto
dal comma 1°, lettera b, dall’articolo 11, della legge n. 64/2001,
tramite uno stanziamento apposito al Fondo nazionale per il servizio
civile.