«Sono d’accordo con Giulio Marcon, animatore dell’associazione “Sbilanciamoci”: con i soldi che avremmo risparmiato decidendo di celebrare il 2 giugno senza parata militare avremmo potuto rifinanziare il servizio civile nazionale per 1.700 giovani che rischiano di restare a casa per mancanza di fondi». Lo scrive Claudio Fava, Coordinatore della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, che ricorda anche che «servizio civile non vuol dire obiettori di coscienza imbucati: è un aiuto concreto e indispensabile per migliaia di persone in stato di bisogno: anziani, bambini, disabili, homeless. Anche loro in fondo fanno parte di questa repubblica, no?». Intanto il settimanale "l'Espresso" dedica un suo articolo alla vicenda della partecipazione dei giovani in servizio civile alla parata dei Fori Imperiali.
E in vista del 2 giugno non mancano le proposte alternative, come quella dell’associazione di volontariato “Pizzicarms”, che in collaborazione con il Consorzio “Città dell’AltraEconomia” e con la “Rete Italiana per il Disarmo”, promuove la giornata-evento sui temi della pace, dal titolo “2 giugno: festa della repubblica pacifista”.