Sul suo sito il Ministero della Difesa ha specificato venerdì scorso i costi e i contenuti di quella che viene definita una "Parata militare" per il 2 giugno, Festa della Repubblica. Il tema sarà: “Le Forze Armate, al servizio del Paese”, per «richiamare – scrive il Ministero – l’impegno di uomini e donne con le stellette». Intanto dopo la pubblicazione delle foto delle esercitazioni dei giovani in servizio civile che vi prenderanno parte, continua su Facebook il confronto, anche acceso, fra i volontari sul significato e le modalità della loro partecipazione.
Su questo blog ci scrive in merito Maria Grazia, una delle volontarie che si stanno esercitando in questi giorni a Guidonia in vista della sfilata: «A questo importante evento – precisa – stiamo partecipando in maniera del tutto volontaria e deliberata mettendoci cuore, passione e impegno». «Il servizio civile nazionale – prosegue Maria Grazia – si prepara a questo importante evento affianco a corpi militari armati e corpi non armati come i volontari della croce rossa, le croci rossine o i pompieri, per citarne alcuni. Tutti, indistintamente, sfiliamo tenendo lo stesso passo ritmico, cadenzato e sostenuto che, per gente che non è abbastanza informata e/o non si è presa la briga di farlo, viene definito "marcia" come se "marcia" poi, debba necessariamente corrispondere al militare». Nessun ordine militaresco quindi, anzi: «Un passo che risuoni all'unisono con quello militare non veste il servizio civile di analogia alcuna con questo» – afferma Maria Grazia. Andrea invece, che a luglio inizierà il suo servizio civile all'estero, non è contento di questa presenza. «Questa parata è già di per sé completamente sbagliata – scrive nel gruppo su Facebook "Viva il servizio civile" -. Si tratta della Festa della Repubblica Italiana, non delle forze armate: dovrebbero sfilare studenti, insegnanti, lavoratori, sindacati, precari, semplici cittadini e invece sarà l'ennesima costosissima e inutile passerella di armi e divise». «A maggior ragione, in questo contesto – conclude -, è importante che i volontari del servizio civile non diventino dei burattini che marciano come militari». Il Ministero della Difesa, in proposito, ha dettagliato anche alcuni dati: «sfileranno circa 2.500 militari, oltre a circa 700 unità di altre amministrazioni». Il risparmio previsto dal Ministero oscilla «dal milione e mezzo al milione e 900 mila euro, rispetto all’edizione 2011, con un costo complessivo stimato di quasi 3milioni di euro.