Emanuele Pizzo, rappresentante nazionale dei giovani in servizio civile, è il primo a partecipare alla nostra nuova rubrica. Ecco le sue risposte…
1. Cosa manterresti del servizio civile nazionale di oggi?
La formazione generale, della cui importanza purtroppo i volontari si rendono conto solo a esperienza conclusa.
2. Cosa invece cambieresti subito?
La rigidità (e la mole) del monte orario. Sarebbe bene diminuire il carico di ore e renderlo più flessibile, andando incontro alle esigenze dei volontari che studiano, o che svolgono anche altre attività nel periodo di servizio.
3. Quale idea nuova vorresti lanciare per il servizio civile?
Momenti di incontro a livello locale, regionale, tra volontari, per scoprire (se ci sono) quali sono i tratti in comune tra volontari di diversi ambiti e progetti, per far festa, per discutere assieme.
4. Consiglia un libro che non può mancare nella “biblioteca” ideale del giovane in servizio civile?
“Il banchiere dei poveri”, di Muhammad Yunus, una testimonianza di come è possibile coniugare solidarietà ed enorme professionalità.