40anni di obiezione di coscienza e servizio civile: Diego Cipriani

Diego_CiprianiMentre le pagine del sito della Cnesc dedicate al Convegno “Avrei (ancora) un’obiezione!" e ai 40 anni dalla prima
legge sull'obiezione di coscienza, si arricchiscono di nuovi materiali, Diego Cipriani, già Direttore dell'Ufficio
nazionale del servizio civile dal 2006 al 2008, ci racconta la sua esperienza di obiettore di coscienza.


«Avevo deciso di obiettare al servizio militare ancor prima di fare la visita di leva – ricorda Cipriani -. Ho
svolto 20 mesi di servizio tra il 1987 e il 1988 presso la Caritas diocesana di Bari, collaborando con una Caritas
parrocchiale e co-fondando il centro Studi per la Pace presso la locale Biblioteca dei Cappuccini». Per l'attuale
responsabile dell'Ufficio servizio civile di Caritas Italiana quella «è stata un’esperienza molto intensa, anche per
la vita comunitaria che facevo insieme ad altri obiettori. Ricordo i molti luoghi comuni e pregiudizi verso gli
obiettori con cui abbiamo dovuto combattere, dentro e fuori la Chiesa». Poi a conclusione, una riflessione
sull'attuale servizio civile e su cosa sarebbe importante ereditasse dall'esperienza dell'obiezione. «Sicuramente le
radici nonviolente dell’obiezione di coscienza – ci dice Cipriani – , ma come tutte le radici spesso ci si dimentica
che esistono: forse gli “ex” obiettori dovrebbero uscire maggiormente allo scoperto non fosse altro per raccontare
ai giovani la propria esperienza. Al servizio civile di oggi manca la definizione di uno “status” proprio, ma
questo, a ben riflettere, non ce l’avevano nemmeno gli obiettori…».

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