In ricordo di don Giuseppe Diana

Venti anni fa, il 19 marzo 1994, a Casal di Principe (CE) veniva ucciso dalla Camorra don Giuseppe Diana. Uno dei suoi testamenti spirituali è il documento proprio contro la Camorra "Per Amore del mio popolo" [PDF], scritto nel 1991 insieme agli altri sacerdoti della sua foranìa della Diocesi di Aversa. «La Camorra – si può leggere nel documento – rappresenta uno Stato deviante parallelo rispetto a quello ufficiale, privo però di burocrazia e d’intermediari che sono la piaga dello Stato legale. […] Le carenze anche della nostra azione pastorale ci devono convincere che l’Azione di tutta la Chiesa deve farsi più tagliente e meno neutrale per permettere alle parrocchie di riscoprire quegli spazi per una “ministerialità” di liberazione, di promozione umana e di servizio». L'anniversario della morte di don Diana cade a ridosso delle iniziative che ogni anno l'Associazione "Libera" dedica al ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie, la cui diciannovesima Giornata sarà celebrata a Latina il prossimo 22 marzo. Questa edizione sarà preceduta da una veglia di preghiera, presieduta da Papa Francesco, con 700 familiari in rappresentanza di circa 15.000 persone che hanno subito il dolore della perdita di un loro caro per mano della violenza mafiosa.

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