Bando servizio civile stranieri, enti e giovani in attesa

Con un comunicato diffuso sabato ASGI-Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione e APN-Avvocati Per Niente hanno chiesto al Ministero per l'Integrazione, cui compete la delega sul servizio civile nazionale, di riaprire "il bando per non causare ritardi nelle partenze dei giovani volontari". «A dieci giorni dalla pronuncia del Tribunale di Milano – scrivono le due associazioni – che ha ordinato l’apertura del servizio civile agli stranieri l’Ufficio Nazionale è ancora fermo e non ha preso alcuna decisione. Tale inerzia è incompatibile non solo con l’obbligo della Pubblica Amministrazione (come di qualsiasi cittadino) di dare immediata esecuzione alle pronunce della magistratura, ma anche con le esigenze di funzionalità del servizio civile e con le aspettative di molti giovani». Sulla questione, che nel momento in cui scriviamo non trova ancora esito sul sito dell'UNSC, è intervenuta anche la Rappresentanza nazionale dei volontari di servizio civile, che ricorda come [PDF] «se c'è la volontà di arrivare ad una riforma che consenta l'eguale partecipazione di cittadini italiani, comunitari e extracomunitari regolarmente soggiornanti al Servizio Civile, è il momento di riformare la legge, per la precisione quel Decreto legislativo n. 77/2002 che all'art. 3 prevede il requisito della cittadinanza italiana. Lo stesso vale per la normativa sulla cittadinanza».


Per questo la Rappresentanza chiede che «il Governo e il Parlamento comprendano l'urgenza di una soluzione definitiva al problema e che prendano gli adeguati provvedimenti in tempi ragionevoli». Intanto alcuni enti lanciano l'allarme sulla tempistica legata all'uscita di un nuovo bando. «Il nostro ente – spiega Claudio Di Blasi (Associazione Mosaico) a "La Repubblica degli stagisti" – ha in programma la definizione delle graduatorie entro il 10 dicembre. Se a Roma decideranno effettivamente di dare seguito alla sentenza allungare la scadenza per i privi di cittadinanza, ci sarà uno slittamento nell'invio delle graduatorie (dovranno essere recepite le domande presentate da stranieri e dovrà essere effettuata la selezione per loro); e dell'avvio al Servizio civile dei selezionati. Tradotto significa un ritardo variabile da alcune settimane ad alcuni mesi».

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