La ministra per l’Integrazione con delega alle Politiche giovanili e al Servizio civile nazionale, Cécile Kyenge, ha annunciato venerdì scorso con "soddisfazione" la pubblicazione del nuovo Bando nazionale di servizio civile, per 15.466 posti di cui 502 all’estero. Per l'on. Kyenge «è uno spiraglio in controtendenza con la crisi che stiamo vivendo, nel momento in cui l’Istat fotografa la drammaticità della situazione giovanile. I 65 milioni di euro stanziati per rinnovare questo appuntamento, sospeso per mancanza di finanziamenti nel 2012, ribadiscono l’attenzione che questo governo ha per il futuro dei nostri figli». Ma i commenti sull'uscita del Bando volontari, che arriva appunto a due anni dal precedente, non sono tutti positivi.
Per Fausto Casini, Presidente Anpas Nazionale, si tratta del "peggior bando, a livello numerico, della storia del servizio civile nazionale", con un numero di posti che non arrivano alla "decenza". Mentre Vita.it ricorda i numeri esigui dei giovani attualmente in servizio, appena 879, e dice: «In questi termini dal punto di vista generazionale il Scn non è più un’esperienza di nicchia, è semplicemente un’esperienza insignificante. Lo dicono i numeri: il servizio civile nazionale nato con la legge 64 del 6 marzo 2001, al di là delle buone intenzioni, è burocrazia allo stato puro». Per questo
la testata on line mette a disposizione di tutti uno spazio per «intervenire nel dibattito. Dibattito che fin da ora ci impegniamo a far convogliare in un momento di confronto pubblico in Parlamento». Intanto oggi si dovrebbe riunire la Consulta nazionale del servizio civile, tra i temi da affrontare anche la questione della mancata apertura del Bando ai giovani stranieri.