Un servizio civile per pochi, un'élite, e a rischio "irrilevanza". E' quello che descrive Diego Cipriani, Capo ufficio Solidarietà sociale e Servizio civile di Caritas Italiana, in un articolo nell'ultimo numero del mensile "Italia Caritas". «Le vittime di questa situazione – scrive Cipriani – sono proprio i giovani, che non comprendono come uno Stato che dice di voler puntare su di loro e che li considera a parole il “futuro del paese”, in realtà sia così avaro di speranza». «Così come non comprendono – aggiunge ancora -, e non solo loro, come sia possibile spendere miliardi di euro per nuovi sistemi d’arma – che qualcuno dice non funzionano nemmeno – e non riuscire invece a finanziare con qualche decina di milioni di euro un servizio civile che funziona davvero».
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