Obiezione di coscienza e servizio civile nel ricordo di don Nervo

Mons_NervoSi è parlato anche di obiezione di coscienza e di servizio civile ieri a Padova, alla giornata
di riflessione in ricordo di mons. Nervo
, dal titolo "Carità e giustizia: l'impegno e la
testimonianza di don Giovanni Nervo", organizzata dalla Fondazione Zancan in collaborazione con
Comune, Diocesi e Università di Padova, e a Caritas Italiana.


In particolare, nella relazione di Diego Cipriani (Caritas Italiana), "Pace, obiezione di
coscienza, servizio civile", sono stati ricordati i passi che portarono la Caritas Italiana a
stipulare, il 10 giugno 1977, la convenzione con il Ministero della Difesa per l'impiego di
obiettori di coscienza in servizio civile. Nel testo della convenzione, sottoscritto proprio da
mons. Giovanni Nervo in qualità di vice-presidente della Caritas Italiana, erano previsti "n. 2
obiettori di coscienza" (!), in realtà divennero ben presto molti di più fino ad arrivare a
circa 5.000 all'anno.
Nella sessione pomeridiana dell'incontro, sono intervenuti due obiettori "storici" che hanno
conosciuto mons. Nervo e che lo hanno ricordato con commozione: Alberto Trevisan, che fece
obiezione prima ancora che fosse approvata la legge e che per questo andò più volte in carcere,
e Sandro Gozzo, primo obiettore Caritas ad autoridursi il servizio civile al compimento del 12mo
mese e che per questo finì anch'egli in carcere.

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