Il 14 dicembre di 40 anni fa, la Commissione Difesa della Camera approvava definitivamente la legge che riconosceva per la prima volta l’obiezione di coscienza al servizio militare.
La discussione generale era iniziata il 6 dicembre a partire da cinque testi: quattro proposte di legge presentate alla Camera rispettivamente dagli onorevoli Carlo Fracanzani, Maria Eletta Martini (entrambi della Democrazia Cristiana), Stefano Servadei (Partito Socialista Italiano) e Luigi Anderlini (gruppo Misto) oltre a quella del democristiano Giovanni Marcora già approvata dal Senato.
I deputati del Movimento Sociale Italiano, Rauti, Valensise e De Lorenzo, tentarono inutilmente l’ostruzionismo per non fare approvare la legge. Dietro richiesta del relatore e su proposta del Presidente, la Commissione adottò la proposta Marcora come testo base e ne analizzò gli articoli con i relativi emendamenti (nessuno dei quali venne approvato). Dopo oltre tre ore di discussione, il Presidente indisse la votazione a scrutinio segreto con questi risultati: Presenti 39, Votanti 22, Maggioranza 12, Voti favorevoli 18, Voti contrari 4, Astenuti 17. La legge era approvata. Il giorno dopo sarebbe stata promulgata con il numero 772. Sarebbe stata abrogata 26 anni dopo con la legge 230/98.