Caritas Italiana: “Riccardi intervenga per salvaguardare gli organismi consultivi del servizio civile”

Caritas Italiana si unisce all’appello di giovani ed enti che chiedono il ripristino della Consulta nazionale del servizio civile e del Comitato di Difesa civile non armata e nonviolenta. «In questi anni – ricorda don Francesco Soddu, Direttore di Caritas Italiana – è apparso chiaro che il servizio civile non “appartiene” solo allo Stato e che per funzionare ha bisogno che tutti gli attori siano in sintonia: lo Stato (centrale e periferico), gli enti e i giovani volontari. La Consulta è un luogo insostituibile dove le diverse esigenze del sistema del servizio civile si ricompongono: se non ci fosse più, con chi si consulterebbe lo Stato, con se stesso?». Poi l'appello: «Ci rivolgiamo al Ministro Riccardi, del quale conosciamo la sensibilità su questi temi oltre che l’impegno già dimostrato nel reperire nuovi fondi a sostegno del servizio civile, perché intervenga a salvaguardare la Consulta nazionale e il Comitato DCNAN che, come gli altri organismi, non prevedono oneri per lo Stato, adoperandosi per il loro rapido ripristino attraverso un emendamento al disegno di legge in discussione o in uno dei tanti decreti in corso di conversione in queste settimane in Parlamento».

Caritas Italiana fa parte della Consulta nazionale del servizio civile sin dalla sua istituzione, nel 1999. Fu infatti la legge 230/1998 a prevedere, per la prima volta, un luogo in cui fossero presenti le voci degli obiettori di coscienza e degli enti convenzionati per il servizio civile (e la Caritas Italiana, a quel tempo, era l’ente con il maggior numero di obiettori, circa 5.000 ogni anno).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *