La scelta della nuova sede in via Sicilia «ha comportato un risparmio iniziale, in quanto la scelta di mantenere le due sedi istituzionali precedentemente utilizzati, in via San Martino della Battaglia e in via Palestro, avrebbe comportato una spesa pari a circa 1.010.000 euro per il 2011 a fronte di una spesa per lo stabile in Via Sicilia di circa 750.000 euro». La precisazione è arrivata lo scorso 16 luglio dal ministro Riccardi che ha risposto così ad una interrogazione parlamentare dell'on. Erica Rivolta (Lega Nord), che chiedeva chiarimenti in merito ai costi della nuova sede dell'Ufficio nazionale del servizio civile.
Riccardi precisa poi che potrebbero però essere previste a breve maggiori spese, pari complesivamente a 1.190.000 euro, qualora «il Ministero dell'economia e delle finanze dovesse esigere il canone riferito al primo semestre dello scorso anno», quando lo stabile di via Sicilia non era ancora occupato dall'Unsc. «Ciò premesso – conclude il Ministro – , si fa presente che la spesa per la locazione dell'immobile in Via Sicilia sarà oggetto di attenzione alla luce delle indicazioni contenute nel decreto legge n. 52/2012 (la cosiddetta spending review), nell'ottica della razionalizzazione già in atto dei locali e delle spese connesse alle attività della stessa Presidenza del Consiglio dei ministri». Sulla questione chiarimenti c'erano già stati anche nell'ultima Relazione al Parlamento (pag. 26), dove si ricordava che originariamente l’Agenzia del demanio aveva «in più occasione precisato per iscritto che i relativi oneri avrebbero trovato copertura nel cosiddetto Fondo affitti», mentre il «Ministero dell’economia e delle finanze non ha ritenuto di aderire alla richiesta di integrazione dello stanziamento per le politiche del Servizio civile della somma corrispondente all’entità del canone annuo» della nuova sede, che quindi è tornato a gravare sui costi dell'Unsc.
