Presentato oggi a Roma l'VIII Rapporto annuale di Arci Servizio Civile (ASC). «La progressiva crisi finanziaria del servizio civile – spiega tra l'altro il Rapporto -, ha avuto un impatto pesante anche sulla rete associativa di ASC, con un calo dei progetti depositati presso l'Unsc e con l'impennata dell'investimento per ogni giovane sostenuto dall'associazione, arrivato nel 2011 a più di 4.900 euro per persona». «Nello stesso tempo – si ricorda -, con la riduzione dei posti messi a bando, si è ristretta la possibilità, per alcune fasce giovanili, di poter partecipare al servizio civile, rischiando di far assumere a questo istituto una funzione escludente invece che inclusiva».
Nella ricerca, curata dall’IRS–Istituto di Ricerca Sociale di Milano a cui si aggiunge il monitoraggio di Swg, si sottolinea come «A fronte di un dato medio riferito all'Italia del 9% di persone che praticano il volontariato , tra i ragazzi e le ragazze che scelgono il servizio civile tale esperienza è molto più diffusa, tanto da riguardare oltre la metà dei volontari (53%)». «Il dato – sottolinea Arci Servizio Civile – mostra come il bacino del volontariato sia un serbatoio importante di esperienze che con facilita' stimola la propensione a dedicarsi al servizio civile. L'elemento della contiguità è dunque molto forte ma non è esclusivo: ci sono giovani – e sono pari quasi a 1 su 2 – che non hanno alcun tipo di esperienza rispetto al volontariato e che dunque si accostano al servizio civile come attività del tutto autonoma, peculiare e soprattutto portatrice di esperienze inedite». [Fonte: Redattore Sociale]
Cappello a tutti questi giovani che sono volontari. Tuttavia penso che il servizio militare deve essere un obbligo per tutti. Apprende ai giovani dei fondamenti importanti nella vita siccome la disciplina, l’ordine, il dovere!