“C’è un futuro per il servizio civile?”

«C’è un futuro per il servizio civile?». Se lo chiede il numero di marzo di "Operatori di Pace", il foglio di collegamento del Settore Educazione alla Pace e alla Mondialità (Sepm) della Caritas di Roma, ma anche altre realtà come i Salesiani e il sito "Vino nuovo".


«Non ci passa per la testa – ricorda l'editoriale di apertura del Sepm – di investire energie, tempo e risorse per esperienze che possano dare ai giovani l’opportunità di confrontarsi con una formazione che abbia a che fare con la vita, alla cittadinanza, alla solidarietà». Sulla stessa scia una dichiarazione di don Enrico Peretti, Responsabile Nazionale del Servizio Civile dei Salesiani, che ricorda: «Sembra un lento suicidio di alcune tra le scelte migliori fino ad ora sopravvissute a tante tempeste politiche e istituzionali».«Chiediamo al dott. Federico Fauttilli, nuovo direttore del Servizio Civile Nazionale (a cui vanno tutti i nostri migliori auguri), al ministro Andrea Riccardi e al presidente del consiglio Mario Monti, di non fare solo valutazioni di breve respiro, ma di investire sul futuro attraverso il sostegno al mondo del volontariato  e del terzo settore», conclude don Peretti. Infine, sull'allarme lanciato dal Ministro Riccardi in Parlamento torna anche "Vino Nuovo", la rivista on-line di ispirazione cristiana, che scrive: «Si tratta di un allarme che – probabilmente – anche quanti a qualsiasi titolo appartengono alla Chiesa avrebbero buone ragioni per far risuonare a volume più alto. Perché molti sono i progetti che, in questo ambito, coinvolgono realtà ecclesiali o d'ispirazione religiosa, aiutando spesso in modo fondamentale la loro missione (si pensi anche alle iniziative di solidarietà e cooperazione che si svolgono nel cosiddetto Terzo Mondo). Ma soprattutto perché gli stessi valori ispiratori del Servizio civile sono in continuità con un progetto di vita cristiano, quando non vi affondano direttamente le radici».

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