Servizio civile obbligatorio: continua il dibattito

Il settimanale "Vita" continua la sua campagna a favore di un servizio civile "obbligatorio" o "universale", e intervista gli onorevoli Enrico Letta (PD) e Maurizio Lupi (PdL), che si dicono d'accordo con questa proposta. «È il momento di investire su idee come queste - spiega Lupi -, tenendo sempre presente che realisticamente non ci si può attendere nulla dallo Stato. Del resto non penso che tocchi allo Stato farsi promotore di un progetto così». Ma sulla questione comincia ad aprirsi un dibattito anche con chi considera questa ipotesi poco realistica, come Massimo Paolicelli, Presidente dell'Associazione Obiettori Nonviolenti.


«L’obbligo non automaticamente porta alla crescita di certi valori tra i giovani – spiega Paolicelli -, perché i giovani non sono una massa tutta uguale ed indistinta. Si potrebbe obiettare che l’esperienza del servizio civile può far crescere certi valori, ma ammesso teoricamente che fosse un assunto valido vorrebbe dire che dovremmo essere in grado di offrire almeno 250mila posizioni di servizio civile l’anno tutte di alto livello. Penso sia impossibile, ma soprattutto penso che sia costoso e faticoso». «Voi dite – argomenta ancora - che le spese devono essere a carico di chi “utilizza” i giovani. Temo che questa proposta faccia cadere il servizio civile obbligatorio in contrapposizione con l’articolo 4 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, che vieta il “lavoro forzato”, in questo caso anche sottopagato». Conclude Paolicelli: «Vorrei ricordare che qualsiasi ipotesi, volontario o obbligatorio, senza fondi esenza finalità chiare, come ci ricorda il professor Rossi dalle vostre stesse pagine,è destinata a morire o a non nascere». A lui risponde direttamente Riccardo Bonacina, Direttore di "Vita", che dice: «Rabbrividisco nel constatare che l’unica seria politica per i giovani nel nostro Paese è in stato comatoso e vergognoso da ormai due anni, almeno. Si può far finta di nulla e continuare a guardare indietro, oppure si deve fare una discussione seria». Leggi tutti gli articoli qui in PDF.

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