Un mese di mobilitazione contro gli F35

No_F35E' partita lo scorso 7 febbraio un mese di mobilitazione per la Campagna "Taglia le ali alle armi", promossa da Sbilanciamoci!, Tavola della Pace e Rete Italiana per il Disarmo per chiedere al Governo di non procedere all'acquisto di 131 caccia bombardieri "Joint Strike Fighter F-35". Intanto proprio oggi si dovrebbero discutere alla Camera le mozioni degli onorevoli Di Stanislao (1-00781), Pezzotta, Sarubbi ed altri (1-00408) sulla "riduzione e razionalizzazione delle spese militari, con particolare riferimento al blocco del programma per la produzione e l’acquisto dei cacciabombardieri Joint Strike Fighter (JSF) F-35".


Le giornate di sostegno alla Campagna culmineranno nella data del 25 febbraio, scelta come giornata delle "100 piazze d'Italia contro i caccia F-35", durante la quale saranno consegnate al Governo le firme raccolte. «Il primo obiettivo di questa nuova mobilitazione – ricorda Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace – è spingere il Parlamento e ogni singolo parlamentare a discutere in modo aperto e trasparente sugli F-35. L'appello lanciato dalla Marcia Perugia-Assisi dello scorso 25 settembre non deve cadere nel vuoto. Il Parlamento – prosegue Lotti – deve impedire innanzitutto che si crei il fatto compiuto. L'Italia non può permettersi oggi di impegnare ulteriori 15 miliardi di euro, oltre ai quasi 3 già spesi, per l'acquisto e il mantenimento di questi bombardieri, senza che ci sia un chiaro e onesto dibattito pubblico sulle esigenze e le priorità a cui dobbiamo rispondere». L'invito che la campagna lancia a tutti i gruppi locali impegnati su questi temi è quindi quello di organizzare momenti di informazione e raccolta firme, cercando anche di coinvolgere gli Enti Locali nell'approvazione di una mozione di sostegno alla mobilitazione.

One thought to “Un mese di mobilitazione contro gli F35”

  1. Ho letto dei sacrifici richiesti agli italiani per ridurre il debito pubblico e sono perplesso per la scelta del governo di ridurre il numero dei posti letto negli ospedali pur salvando il progetto di acquisto dei cacciabombardieri F35. Si tratta di un progetto molto costoso che ci impegnerà per molti anni. Alla fine avremo in linea degli aerei estremamente evoluti (delle Ferrari del cielo per capirci) e costosi. Ma se non ho nemmeno i soldi per curami perché dovrei comprare una Ferrari. Perché mi serve! Ma a che mi serve un bombardiere invisibili supertecnologico? chi dobbiamo bombardare? Anche sul fronte del ritorno tecnologico che dovrebbe avere il nostro paese dalla partecipazione a un progetto così evoluto, che potrebbe motivare l’investimento, invito ad una semplice riflessione. Su questi aerei non potremo fare direttamente la manutenzione perché il tipo di tecnologia adottata è segreta e gli USA non vogliono che ci mettiamo a curiosare per capire come funzionano i “nostri” aerei. E allora che ritorno avremmo? Ci faranno produrre i carrelli (ruote comprese) per darci il contentino. Spero veramente che qualcuno faccia qualcosa per cambiare le cose perché così non si può andare avanti.

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